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Hai fatto il Backup?

Il 31 marzo sarà la giornata mondiale del Backup, un modo per sensibilizzare le persone sull’importanza di salvare i propri dati in maniera sistematica ed efficace.

Secondo il sito worldbackupday.com non è infatti così comune l’abitudine di fare una copia dei propri file, attraverso un servizio cloud o su un hard disk.

Il 30% delle persone dichiara di non aver mai fatto il backup dei proprio dati nonostante che 113 telefoni al minuto vengono persi o rubati e che un computer ogni 10 viene attaccato da virus ogni mese. Per non parlare delle perdite dati dovute a cause accidentali che sono ben il 29%.

La perdita di dati può riguardare foto e video di momenti importanti della nostra vita, ma anche informazioni fondamentali per il nostro lavoro!

Ci pensiamo sempre dopo…

Spesso non facciamo il backup semplicemente per dimenticanza o perché pensiamo che sia troppo complesso. In realtà esistono vari modi per mettere al sicuro i nostri dati.

  • Salvataggio su hard disk esterno
  • Salvataggio in cloud

Se scegli un disco esterno ti consigliamo di valutarne la capienza, le dimensioni, la velocità di rotazione, la rapidità nel trasferimento dei dati, il tipo di alimentazione e anche la resistenza alle intemperie. Ne esistono diversi con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Anche per quanto riguarda il salvataggio dei propri dati su cloud puoi trovare online molteplici opzioni, anche in modalità gratuita fino a capacità ragguardevoli. Tra i più conosciuti e utilizzati Google Drive, Dropbox, OneDrive ma da tenere in considerazione vista la grande disponibilità di spazio pCloud (10 GB già nella versione gratuita) e Mega, che come dice il nome stesso offre uno spazio d’archiviazione gratuito su cloud di ben 20 GB. Solo che Backblaze offre un servizio di backup illimitato piuttosto unico al momento. Trovi altri consigli sul sito worldbackupday.com

L’importante è sempre pianificare i backup rendendoli automatici. Questo garantirà che i salvataggi possano essere utilizzati in caso di emergenza.

In tutti i nostri prodotti poniamo sempre molta attenzione a questo aspetto!

E tu? Non farti sorprendere impreparato!
Fai subito il tuo backup 😉

 

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Firewall. Uno strumento valido di difesa

Firewall: come non ‘bruciarsi’ negli attacchi hacker

Il firewall è il primo sistema di difesa contro gli attacchi ransomware e in generale, le minacce esterne alla nostra rete interna.

Agisce come delle mura fortificate su cui le sentinelle osservano e decidono chi fare entrare e chi invece lasciare fuori e addirittura bloccare.

Spesso i messaggi del firewall sono liquidati come ‘fastidiosi’. Appaiono quando vogliamo scaricare un nuovo programma ad esempio e istintivamente rispondiamo sì per liberare la visuale del desktop.

La tentazione è quella di disattivarlo, trascurandone l’importanza.

Innanzi tutto conosciamolo meglio.

L’azione del firewall può seguire una logica Default-deny o Default-allow.

Nel primo caso viene fatto ‘passare’ ciò che viene autorizzato esplicitamente, il resto viene bloccato. Chiaramente si tratta del procedimento più sicuro, anche se ‘invasivo’.

Nel secondo caso si richiede invece una lista di ‘cattivi’ che rimangono ‘fuori’. Via libera a tutto il resto!

Rispetto all’antivirus agisce a un livello diverso. Sta nel perimetro del sistema e controlla il traffico in entrata e uscita. Un antivirus analizza ciò che nella macchina è ritenuto dannoso e compie azioni per limitarne i danni.

Ci sono molti tipi di firewall con caratteristiche differenti. Per un uso privato tuttavia si tenga conto che le impostazioni del firewall sono di default.

Nel caso di una rete aziendale il discorso è molto più articolato.

Ogni tipo di firewall si differenzia dall’altro o per come analizza i dati, o per dove è collocato o, ancora, per la tipologia e il numero di elementi che analizza.

Per approfondire ancora sulla sicurezza informatica:

Il nostro articolo sull’accesso sicuro ai dispositivi: vai

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