Task Scam: la nuova truffa tramite WhatsApp

Valentina Schiavi 903 Views

Ti è capitato nelle ultime settimane di essere contattato tramite WhatsApp da numeri sconosciuti che ti chiedevano semplicemente “Posso parlarti un attimo?”.

Non rispondere e fai attenzione perché si tratta della nuova truffa studiata dai criminali informatici che contattano gli utenti fingendosi rappresentanti di aziende prestigiose o selezionatori di personale.

La proposta è quella di un lavoro ben retribuito senza dover fare troppo sforzo. L’obiettivo è convincere la vittima ad accettare incarichi apparentemente facili, come mettere “mi piace” a contenuti sui social media o scrivere recensioni online, garantendo una retribuzione immediata e generosa. Ovviamente dietro si nasconde il tranello… ecco come!

Cos’è la Task Scam?

La “Task Scam” è una truffa in cui i criminali informatici contattano le vittime tramite WhatsApp, offrendo loro lavori facili e ben retribuiti. Spesso, i truffatori si spacciano per reclutatori di aziende famose o offrono incarichi semplici come mettere “mi piace” a post sui social media o guardare video su YouTube.

Come funziona la truffa:

  1. Contatto iniziale: La vittima riceve un messaggio su WhatsApp da un numero sconosciuto, con un’offerta di lavoro allettante.
  2. Richiesta di informazioni: Il truffatore chiede alla vittima di fornire dati personali come nome, cognome, indirizzo e-mail e numero di telefono.
  3. Compiti iniziali: Alla vittima vengono assegnati compiti semplici e veloci, per i quali riceve una piccola somma di denaro. Questo crea un senso di fiducia e legittimità.
  4. Richiesta di pagamento: Successivamente, il truffatore chiede alla vittima di effettuare un pagamento per “sbloccare” compiti più redditizi o per ottenere una commissione più alta.
  5. Scomparsa: Una volta ricevuto il pagamento, il truffatore scompare, lasciando la vittima senza lavoro e con una perdita finanziaria.

Come riconoscere la truffa:

  • Offerte di lavoro troppo belle per essere vere: Guadagni elevati per compiti semplici sono un segnale d’allarme.
  • Richiesta di pagamenti anticipati: Le aziende legittime non chiedono mai denaro per assumere personale.
  • Numeri di telefono sconosciuti: Messaggi da numeri stranieri o non salvati in rubrica devono destare sospetto.
  • Errori grammaticali e di ortografia: I messaggi dei truffatori spesso contengono errori che rivelano la loro scarsa professionalità.
  • Pressione a prendere decisioni immediate: I truffatori spesso mettono fretta alle vittime per non farle ragionare.
Consigli per proteggersi:
  • Non rispondere a messaggi da numeri sconosciuti che offrono lavoro.
  • Non fornire mai dati personali o finanziari a persone sconosciute.
  • Verificare l’identità dell’azienda contattando direttamente la sede centrale.
  • Non effettuare pagamenti anticipati per ottenere un lavoro.
  • Segnalare i numeri sospetti a WhatsApp e alla Polizia Postale.

Importanza della consapevolezza:

È fondamentale diffondere la consapevolezza su questa truffa per proteggere il maggior numero possibile di persone.

Condividere informazioni e consigli sui social media e con amici e familiari può aiutare a prevenire che altri cadano nella trappola.

 

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