Il dialogo che salva dagli hacker: JWT

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Ilaria Sbolci 350 Views

Un sistema sicuro di autenticazione è alla base della difesa contro attacchi hacker. Lo sanno molto bene gli sviluppatori che hanno a disposizione molti strumenti utili fra cui scegliere: uno dei più diffusi è il JWT.

Json Web Token (JWT), infatti, è un metodo nato nel 2015 per instaurare un dialogo sicuro tra client e server che permetta ai due interlocutori di “riconoscersi” e scambiarsi informazioni in maniera certa e sicura.

Come funziona?

Il server che si occupa dell’autenticazione scrive in un oggetto chi è l’utente e altre informazioni. Queste informazioni vengono inserite in un gettone (token) da restituire al client. A questo punto chi riceve il gettone (client) ne verifica la correttezza senza poterlo modificare. Alle successive chiamate al server, il client si ‘presenterà’ con il gettone, permettendo al server di identificare l’utente che sta effettuando la chiamata.

Se le informazioni nel gettone sono scritte in maniera adeguata e se il token viene verificato ad ogni utilizzo, risulta evidente che il metodo JWT rappresenta una sintesi tra semplicità d’uso e sicurezza.

Autentica, il servizio di autenticazione in cloud di Generazione Informatica, utilizza gettoni di tipo JWT e ne aumenta la sicurezza aggiungendo meccanismi ulteriori di controllo.

Inoltre l’adozione del JWT facilita il rispetto delle norme sulla privacy previste dal GDPR. Infatti le credenziali di autenticazione non risiedono più nello stesso db delle anagrafiche, ma in un server a parte, proprio come prevede il GDPR.

In un’architettura distribuita, l’utilizzo di questa tecnologia, con gli accorgimenti aggiuntivi adottati da Autentica, aumentano il livello di sicurezza per l’autenticazione. Di conseguenza, grazie al JWT, sarà sicuro anche il dialogo tra qualunque server e i suoi client.

Per approfondire:

JWT e Autentica: vai

La sicurezza dei token in Autentica (video): vai

Vedi il testo del GDPR: vai

Law & Order

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